martedì 31 luglio 2012

Storie di artisti

Sarà un caso, ma gli ultimi due libri che ho letto sotto l'ombrellone raccontano entrambi storie di artisti. Uno immaginario, l'altro vero, ma entrambi artisti. Premetto che non sono tipicamente i romanzi da spiaggia, anzi. Tutt'altro. si tratta di due romanzi impegnativi, di due thriller abbastanza avvincenti che mi sento di consigliarvi senza alcun dubbio.
Il primo che ho letto (ci ho messo 4 giorni, ero troppo presa ed ansiosa di vedere come andava a finire) è "Il pittore che visse due volte", di Chris Paling. Ammetto che ho comprato questo libro sia per la copertina, senz'altro intrigante, sia per il titolo, altrettanto stuzzicante, che mi ricordava anche il famoso film "La donna che visse due volte", di Alfred Hitchcock. Memore della tensione del film, mi sono detta: è il libro per me, visto che adoro thriller e gialli. La narrazione va avanti sviluppando parallelamente due diversi momenti storici, raccontando non solo la vicenda se vogliamo dire "principale" del giovane pittore Reilly, ambientata nella Londra cupa e lugubre dei primi del 900, ma anche quella di Samantha, una giovane gallerista dei nostri giorni, che un giorno si imbatte in un quadro di Reilly, rimanendone estasiata e folgorata.

La vicenda in breve: Reilly è un giovane e talentuoso pittore che, malgrado cerchi ancora invano fortuna e gloria, vive - nei primi del 900 - in una squallida soffitta con il suo anziano e fedelissimo cagnolino Nimrod. La soffitta è un insieme di quadri e tele non terminate, un caos assoluto degno di un vero artista. Una sera buia e tempestosa uno dei critici piu' importanti di Londra va a trovarlo, avvinto dalla sua bravura e dalla sua arte. Reilly è felice: quella potrebbe essere l'occasione della sua vita. Peccato solo che proprio il giorno dopo detto critivo viene trovato annegato in un canale. Partono le indagini e a causa di un malinteso che porta ad un curioso indizio, Reilly viene ingiustamente coinvolto. Ai giorni nostri, contrapposta alla vicenda del pittore, in un’antica galleria d'arte di Londra, Samantha vede per caso un quadro di Reilly e se ne innamora. Quasi in preda ad una sorta di sindrome di Stendhal, Samantha decide di scoprire tutto sul pittore di quel quadro, e comincia la sua ricerca sulla vita di Reilly, procedendo a ritroso fino a scoprire la vicenda dell'omicidio in cui l'artista rimase coinvolto. Il racconto procede in parallelo, avvince e convince. Consigliato a chi ama le narrazioni a tinte fosche, i film di Jack lo Squartatore e le atmosfere londinesi fumose e cupe.


Il secondo romanzo, scritto da Robin Maxwell, è "Caterina da Vinci e il segreto di Leonardo"; la Maxwell racconta - secondo il suo stile ormai consolidato - in maniera elegante e approfondita la storia della madre di Leonardo da Vinci, Caterina appunto, che a 15 anni dà alla luce il piccolo Leonardo, figlio "bastardo ed illegittimo" frutto della sua relazione breve ed intensa con il nobile notaio Piero da Vinci. Disillusa dal giovane, che prima promette di sposarla e poi resta egli stesso vittima delle imposizioni della sua famiglia, Caterina affronta moltissime peripezie, anche assumere sembianze maschili per evitare le discriminazioni all'epoca riservate alle donne, in nome dell'immenso e sconfinato amore che prova per il suo Leonardo. Intuite le sue geniali doti, riesce ad introdurlo nel bel mondo culturale dell'epoca, stringendo amicizia (e non solo) con con la famiglia dei Medici a Firenze. Una meravigliosa figura femminile e il genio di Leonardo, già evidente nei suoi primi anni di vita, sono gli ingredienti di questo romanzo, affascinante anche per la presenza di tutti i piu' grandi Maestri della Toscana rinascimentale.

Una curiosità è data anche dalle copertine di questi libri: entrambe con i protagonisti di spalle. Strana coincidenza, no?

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