venerdì 23 dicembre 2016

Coloriamoci!

Colore obbligatorio in ogni stagione dell'anno, anche a Natale!
Questi girocolli rigidi, montati su filo armonico e composti da perle miste in resina (italiana) di alta qualità, perle in vetro e in metallo, pon pon e cristalli, oltre agli immancabili strass che contraddistinguono da sempre lo stile di Sipario di Perle, hanno nei fiori il loro punto di forza e di originalità.

La versione rossa si avvale di sfumature di oro e di marrone per abbinarsi ad outfit natalizi in tutte le sfumature.


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La versione rosa, piu' spiritosa e meno classica, privilegia le tonalità del viola e si abbina sapientemente col nero: un outfit total black acquista carattere ed originalità, divenendo meno serioso e piu' accattivante. 


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In vendita qui.

lunedì 5 dicembre 2016

Un pizzico di pop art

Pop art e gusto vintage in questi due paia di orecchini che esaltano il mito di Marilyn Monroe ed Audrey Hepburn e che mixano il pendente in legno ad una boule in agata opaca o ad una goccia di cristallo rosso opaca sfaccettata.
Esperimento riuscito, che ne dite?

Presto nuova sperimentazione: legno e feltro! Alla prossima!

giovedì 1 dicembre 2016

Tempo di mercatini natalizi!

Natale ormai è alle porte e Sipario di Perle torna alla ribalta con una nuova linea di gioielli, disegnati e realizzati pensando proprio alle prossime Festività natalizie.

Gioielli luminosi ed appariscenti per brillare ed essere sempre originali e "dive".



Ecco per voi un anticipo.

Metallo battuto color oro  e perla turchese in vetro

Metallo battuto color oro, applicazione di fiori dorati e cristalli verdi
Metallo battuto color oro e cristalli bianchi opachi

Metallo battuto color oro e perle lampwork fantasia

Metallo battuto color oro, perle in rodonite e quarzo rosa

Metallo battuto color oro e perle in vetro rosso

Metallo battuto color oro, pasta di corallo viola e nappina in similpelle abbinata


Metallo battuto color argento e agata nera "ingabbiata"
La mini collezione SPARKLING, insieme a molti altri gioielli, sarà in vendita presso il Christmas Creative Market, a cui partecipero' nelle giornate del 4 e dell'8 dicembre.
Naturalmente vi aspetto....qui sotto la locandina dell'evento, con tutte le informazioni per raggiungere il Market agevolmente. Oltre a me, troverete tantissimi artigiani bravissimi, che renderanno il vostro shopping irresistibilmente piacevole, aiutandovi nella scelta dei pensierini natalizi...e perchè no, anche nel soddisfarre qualche vostro piccolo capriccio. Ogni tanto dobbiamo anche pensare a noi, regalandoci qualcosa che ci dia gioia e soddisfazione.
Ci vediamo domenica!

venerdì 10 giugno 2016

Memories from '80s. Spandau Ballet and Through the barricades

I remember I listened ”Through the barricades” every night, after dinner, before going to sleep. 

I was 16, with my head full of beautiful dream....
Spandau Ballet in 80s


I closed myself in my room, on the bed in the dark, with my white and old walkman with big orange headphones
The tape was spoiled, because too many times I did “rewind and play”.

I still shudder, when I think back to the intro: the sound of the rain and of the thunders, those steps that, I don’t know why but I was sure he was Tony Hadley walking in the rain, stopped… and then that amazing music started. 


Closed eyes, the music pulled me under that rain, with the guys. 
I was only 16, and those nights for me were essential. 

That intro, followed by the energy of “Cross the line”, was my lifeblood. And then, each following song.

I knew every note, every nuance, every moment of the succession of that songs. I tried to not miss any instrument’s “word” – for me Spandau’s instruments speak - any touch in Tony’s voice. Gary's guitar was a caress for my restless soul of sixteen. I tried to single out Martin’s bass and John’s drums, pure energy, while Steve’s sax took me away from that little room, and carry me so far away… I remember how much “How many lies” made me cry every time. “Through the barricades”, in each listen, was more exciting, in each listen I discovered something more….while “Fight for ourselves” and “Virgin” made me feel loads, explosive, regenerated…… I felt almost the world in my hand, when I listened those songs. My school diary was full of their songs lyrics, pics, dedications and thoughts….Spandau vs Duran, but we were only teenagers, and every reason was a good reason to be part of a group, to identify ourselves in someone or something.
Even today, this album remains in the middle of my life
There is always one escape....
Every time I listen to it, for 30 years, I can see the giant posters of Spandau Ballet I had in my room, in front of my bed, the last think I saw before sleep and the first when the clock rang and I got up to go to school

Even today, when I listen it, I can see that young girl with orange and old headphones in the dark of her room, with her ingenuous dream to marry Martin Kemp and to say to all Spandau boys how much they were important for her.
Soul Boys of the Western World Tour 2015
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Ricordo che ascoltavo "Through the barricades” ogni sera, dopo cena, prima di andare a dormire. 
Avevo 16 anni, e la testa piena di sogni...
Mi chiudevo nella mia stanza, sul letto, al buio, con il mio vecchio walkman bianco con le grandi cuffie arancioni.
Il nastro si consumo’, per quante volte ho mandato la cassetta avanti e indietro.

Ho ancora i brividi, quando ripenso alla intro: il rumore della pioggia e dei tuoni, i passi che - non so perché, ma io ero certa che fosse Tony Hadley a camminare sotto la pioggia - poi si fermavano... e cominciava quella musica straordinaria.

Gli occhi chiusi, le note mi trasportavano sotto la pioggia, con i ragazzi. 
Avevo 16 anni, e quelle serate per me erano fondamentali.

Quella intro, seguita dall'energia di "Cross the line", è stata la mia linfa vitale. E poi, ogni brano successivo.

Conoscevo ogni nota, ogni sfumatura, ogni momento della successione di quei brani. Cercavo di non perdere nessuna "parola" di ogni strumento - per me strumenti degli Spandau parlano - qualsiasi sfumatura nella voce di Tony.

La chitarra di Gary era una carezza per la mia anima inquieta di sedicenne. Cercavo di distinguere il basso di Martin e la batteria di John, pura energia, mentre il sax di Steve mi portava lontano da quella piccola stanza, e mi portava tanto lontano... mi ricordo che "How many lies" mi faceva piangere ogni volta. 
"Through the barricades", ad ogni ascolto, era più eccitante, ad ogni ascolto ho scoperto qualcosa di più... mentre "Fight for ourselves" e "Virgin" mi facevano sentire carica, esplosiva, rigenerata ...... quando ascoltavo quelle canzoni, mi sentivo il mondo tra le mani.

Il mio diario scolastico traboccava dei testi delle loro canzoni, di foto, di dediche e pensieri... .Spandau vs Duran, ma eravamo adolescenti, ed ogni ragione era buona per essere parte di un gruppo, per identificarci in qualcuno o qualcosa.  
Ancora oggi questo album resta al centro della mia vita.

Ogni volta che lo ascolto, da 30 anni, rivedo il poster gigante degli Spandau Ballet che avevo nella mia stanza, davanti al mio letto, l'ultima cosa che guardavo prima di dormire e la prima che vedevo quando la sveglia suonava e mi alzavo per andare a scuola.


Ancora oggi, quando lo ascolto, rivedo quella ragazza con le vecchie cuffie arancio, nel buio della sua stanza, con il suo sogno innocente di sposare Martin Kemp e di dire ai ragazzi quanto fossero importanti per lei.